La
produzione di energia elettrica e di idrogeno da fonte solare ed eolica:
Utilizzo della Tecnologia dell’Idrogeno Liquido e dei Superconduttori per
l’uso efficiente dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili
Obiettivo
del progetto
L’attività di ricerca sarà focalizzata sulla connessione delle fonti di energia rinnovabile al “sistema energetico” nazionale tramite la produzione di energia elettrica, da erogare alla rete elettrica in corrente alternata, e l’immagazzinamento di energia chimica tramite idrogeno. L’obiettivo pertanto è l’utilizzo della maggior quantità possibile delle risorse energetiche rinnovabili, sfruttando le sinergie ottenibili dal contemporaneo utilizzo di due distinti vettori energetici.
Pur
non producendo inquinanti, le fonti rinnovabili, e tra esse soprattutto
l’eolico e il solare, sono disponibili in modo intermittente, e ciò ne
riduce il cosiddetto “credito di potenza” (esse, infatti, possono ridurre
i consumi di combustibile nelle centrali convenzionali, ma non sostituire
completamente una pari potenza convenzionale). Un altro serio limite è
costituito dalla bassa densità per unità di superficie impegnata: tale
caratteristica comporta la necessità di impegnare rilevanti estensioni di
territorio per la produzione di quantità significative di energia, tanto che
essa costituisce un serio limite al potenziale utilizzabile. Nel complesso,
tuttavia, un più esteso ricorso alle fonti rinnovabili viene unanimemente
indicato come obiettivo prioritario nelle politiche energetiche e ambientali
elaborate a livello internazionale, comunitario e nazionale.
L’idrogeno
risulta essere un vettore energetico molto promettente in termini di
efficienza di utilizzo e di riduzione dell’impatto ambientale che può
quindi rappresentare un componente chiave per un sistema energetico
sostenibile. Come vettore energetico e combustibile, la sua futura
integrazione nell’economia energetica è in grado di contribuire a rendere
le energie da fonti rinnovabili percorribili e pratiche. In particolare, come
mezzo di accumulo, esso può contribuire a promuovere l’uso delle fonti
rinnovabili e ad abbassare il costo dell’elettricità di picco. Inoltre, la
crescente domanda di elettricità in siti non connessi alla rete, fornisce una
ulteriore opportunità per l’idrogeno come mezzo di accumulo di energia.
Importanti risorse sono attualmente impegnate da tutti i paesi europei e non
(oltre 4000 Milioni di Euro nei prossimi 5 anni [Proc. IEA Worshop “Toward
Hydrogen”, Parigi, Marzo 2003]) ed unanimemente si ritiene di potere avere
un ritorno economico entro 10 – 15 anni.
Il
sistema oggetto di studio è rappresentato schematicamente in Fig. 1 ed è
costituito principalmente da:
1.
una o più fonti di
energia rinnovabile (tipicamente eolica e/o fotovoltaica) in installazioni
remote,
2.
un sistema di accumulo della energia realizzato mediante produzione e
stoccaggio di idrogeno (in forma gassosa e liquida) e fuel cell, per
compensare le fluttuazioni delle sorgenti di energia rinnovabile,
3. una linea di trasmissione in corrente continua, realizzata con materiale superconduttore (MgB2) avente una temperatura di transizione superiore a quella dell’idrogeno liquido, utilizzato per raffreddarlo,
4.
un sistema di accumulo della energia realizzato mediante avvolgimenti
superconduttori (SMES) per compensare le oscillazioni rapide di corrente
dovute a chopper ed inverter,
5.
un inverter per l'interfacciamento della linea in corrente continua con
la rete in corrente alternata.
Per ciascuno dei componenti fondamentali (produzione/stoccaggio/utilizzo di idrogeno, linea di trasmissione in corrente continua, SMES, inverter di interfaccia con la rete di distribuzione) il progetto si propone di:
a.
sviluppare i modelli teorici ed i codici di calcolo per il progetto e
l'analisi
b.
realizzare un prototipo di laboratorio che servirà per validare i
modelli ed i codici sviluppati e studiare sperimentalmente il comportamento di
componenti in alcune condizioni di funzionamento considerate critiche per il
sistema.
Il
progetto si propone inoltre di simulare, mediante codici già esistenti e/o
sviluppati durante il progetto stesso, il comportamento di tutto il sistema,
al fine di ottimizzarne le prestazioni (massima energia erogata alla rete,
minima variazione della potenza, sicurezza del sistema nelle condizioni di
guasto previste, stabilità del sistema) in condizioni reali.
DESCRIZIONE
DEL PROGETTO DI RICERCA
Scenario “in prospettiva”
Le
energie rinnovabili, di cui l’Italia ha grandi risorse, dovrebbero avere un
ruolo importante nella riduzione delle emissioni di CO2. Lo
sviluppo della tecnologia eolica ha già raggiunto un livello significativo,
mentre lo sviluppo della tecnologia fotovoltaica è limitato dell’elevato
costo della energia prodotta. L’impatto ambientale di queste tecnologie
rende possibile installare grandi centrali eoliche e/o fotovoltaiche soltanto
in zone remote. In questo caso la connessione in corrente continua (d.c.)
rappresenta una soluzione conveniente, rispetto alla connessione in corrente
alternata (a.c.), e la tecnologia superconduttiva consente di ridurre
significativamente l’energia dissipata nella connessione. Bisogna tenere
presente che quando la potenza proveniente dalle fonti rinnovabili è una
frazione significativa (più del 20%) della potenza elettrica totale
installata, la variabilità intrinseca della potenza prodotta da fonti
rinnovabili genera fenomeni di instabilità nella rete che riducono la qualità
della energia elettrica prodotta. È necessario quindi
prevedere l’accumulo di una quantità di energia sufficiente a garantire la
qualità della energia prodotta con le fonti rinnovabili. L’idrogeno,
ottenibile per elettrolisi dall’acqua, sarebbe un mezzo di accumulo di
energia molto efficiente e “pulito”, se non fosse limitato dalla difficoltà
di trasporto e stoccaggio: sia per la bassa densità energetica, sia perché
esplosivo, infiammabile ed estremamente volatile. La liquefazione
dell'idrogeno (a 20 K) non è la soluzione più conveniente dal punto di vista
energetico (circa il 30% dell’energia dell’idrogeno è necessaria per il
suo raffreddamento), ma se è utilizzata in simbiosi con la tecnologia del
superconduttore MgB2, potrebbe rivelarsi vantaggiosa. Inoltre,
l’utilizzo dell’idrogeno liquido per raffreddare la linea di trasmissione
consentirebbe di trasportare tre tipi diversi di energia: chimica,
elettrica e termica. Infatti, prima dell’utilizzo dell’idrogeno come
combustibile (a temperatura ambiente) è pensabile il suo impiego come
refrigerante, recuperando in tal modo parte della potenza spesa per
liquefarlo. Infine, la tecnologia superconduttiva può contribuire anche a
superare il problema della qualità della energia elettrica prodotta
accumulando energia in uno SMES (Superconducting Magnetic Energy Storage
system), riducendo le instabilità ed i “flickers” e contribuendo ad
aumentare la potenza da fonte rinnovabile installabile.
Attività
di Ricerca & Sviluppo:
Studio di
sistema; Progetto del cavo
superconduttivo per la linea di trasmissione in corrente continua;
Progetto del sistema di accumulo e pompaggio dell’idrogeno liquido;
Progetto del convertitore per la connessione della linea in corrente continua
alla rete in alternata; Progetto del sistema di diagnostica e protezione.
Scenario
a Breve Termine
Con
riferimento allo schema generale riportato in Fig. 1, si intende analizzare,
sviluppare e realizzare il sistema costituito da: generatore fotovoltaico,
elettrolizzatore, stoccagggio dell'idrogeno, fuel cell e convertitori
elettronici di potenza. L'insieme di questi componenti (racchiusi con linea
tratteggiata e rappresentati in Fig. 2) costituisce il sistema di generazione
che alimenta la linea di trasmissione in corrente continua, alimenta i carichi
locali ed accumula idrogeno. Tale sistema è caratterizzato da una notevole
flessibilità di impiego.
In
condizioni di funzionamento ordinario:
§
produce energia
elettrica ed idrogeno liquido per la trasmissione a distanza;
§
accumula idrogeno per
un successivo utilizzo come combustibile di una fuel cell al fine di
compensare la variabilità di potenza delle fonti rinnovabili;
§
alimenta carichi in
isola per il soddisfacimento del fabbisogno energetico di utenze installate in
prossimità dell'unità di generazione;
In
caso di interruzione del flusso di potenza lungo il cavo
§
continua a produrre
energia accumulandola sotto forma di idrogeno compresso;
§
continua ad alimentare
carichi in isola;
In
caso di temporanea riduzione della potenza prodotta dalle sorgenti rinnovabili
la fuel cell integra il flusso di potenza utilizzando l'idrogeno accumulato.
Attività
di Ricerca & Sviluppo
Sviluppo
del modello numerico del sistema proposto in modo da mettere a punto il
sistema di gestione dei flussi di potenza che garantisca una ottimale gestione
dei diversi dispositivi di conversione dell'energia e che sia in grado di
verificare la stabilità del sistema in condizioni di funzionamento ordinario
e di guasto.
Realizzazione
in scala di laboratorio del sistema proposto, in cui l'energia prodotta da
fonti rinnovabili sarà impiegata per l'alimentazione di carichi elettrici e
per la produzione di idrogeno con sistema di accumulo per l'alimentazione di
una cella a combustibile.
Test
del sistema prototipale realizzato e messa a punto ciascun sottosistema al
fine di dimostrare la validità del sistema proposto; verifica della capacità
del sistema di operare in diverse condizioni di funzionamento.
Analisi
economica e di impatto ambientale del sistema energetico proposto e studio di
fattibilità sulla scalabilità a sistemi
di dimensioni maggiori di quello realizzato in laboratorio.
Schema 1: Sistema completo “di riferimento”
Schema 2: Identificazione dei due sottosistemi “critici” da realizzare in scala di laboratorio